Altre visite

VALLE ANTIGORIO E FORMAZZA

punti di interesse e visite guidate


Premia Museo Mineralogico visita guidata dalle ore 09.00 alle ore 12.30


Baceno Chiesa Monumentale di San Gaudenzio visita guidata dalle ore 09.00 alle ore 12.30


Orridi di Uriezzo: Visita con guida escursionistica partenza dal piazzale della Chiesa Monumentale di Baceno alle ore 09.00



Si chiede cortesemente a coloro che intendono partecipare alle suddette visite di prenotare al n. +393407778349 (Augusta Setti)





sabato 1 ottobre 2022

 

 

 

CASCATA DEL TOCE - Formazza

 

La Cascata, con il suo salto di 143 m. è fra le più belle e più alte d'Europa. E'alimentata dal fiume Toce che si forma nella piana di Riale dalla confluenza dei torrenti Hosand, Gries, Rhoni. La storia della Cascata del Toce e del suo famoso Albergo è da collegare alla storia dell’esplorazione alpinistica romantica e pionieristica iniziata da "De Saussure" nel 1777 e proseguita dal reverendo Coolidge, dallo studioso svizzero Gottlier Studer, da Arthur Cust padre dello scialpinismo e dal milanese Riccardo Gerla definito “l’apostolo dell’Ossola” insieme alla fedele guida di Antronapiana Lorenzo Marani.


La Cascata del Toce fu visitata ed amata da numerosi visitatori illustri come Richard Wagner, Gabriele D'Annunzio, la Regina Margherita, il Re Vittorio Emanuele III, Giosuè Carducci e dall’Abate Antonio Stoppani che hanno lasciato entusiastiche descrizioni di quella che veniva già definita la più bella cascata delle Alpi. Il sentiero che la costeggia, di vera suggestione, è un tratto della via mercantile del Gries che ha unito per secoli Milano e Berna.

Sulla sommità, un fantastico punto d'osservazione è il balconcino in legno proteso sopra il salto d'acqua.


CARATTERISTICHE

La sommità del salto:1675 mt.
Il piede del salto:1532 mt.
Altezza del salto:143 mt.
Reclinamento roccioso:200 mt.
Fiocco d'acqua all'orlo:20 mt.
La larghezza alla base:60 mt.


Sabato 1 ottobre la cascata sarà visibile nel pieno della portata d'acqua dalle ore 10.00 alle ore 14.00

 


CASA FORTE- SCHTEI HÜS località Ponte Formazza


Poco più a nord del centro di Ponte, un piccolo nucleo di fabbricati è diviso in due dalla statale: a destra si allineano abitazioni e stalle tipiche in cui trionfa il larice antico; a sinistra due costruzioni in muratura, il cui stile architettonico si discosta totalmente da quello tradizionale walser: qui si erge sopra tutte le altre, imponente e severa: la Casa Forte.
Antonio Zur Schmitten, ricco proprietario, someggiatore e notaio della valle, la fece costruire nel 1569, come attesta la data scolpita sull’architrave dell’ingresso.
Sul fronte principale della Casa Forte si vedono ancora infissi alcuni anelli di ferro a cui venivano legate le bestie da soma, mentre i loro carichi erano sottoposti ai severi controlli previsti dagli statuti. Varcando l’ingresso ci si trova di fronte alla scala centrale in pietra; a sinistra un magazzino per il deposito delle merci: sale, granaglie, vino ossolano, che venivano poi trasportati a nord sul mercato di Meiringen nella valle dell’Hasli; a destra il locale con la finestra inferriata che dà sulla strada, dove venivano rinchiusi i ladri ed erano messi alla berlina per un giorno i bestemmiatori che non pagavano la multa prevista dagli Statuti. Non a caso i valligiani chiamano l’edificio “der Turä” cioè “la prigione”. La scala del pianterreno sale per altri due piani e prosegue fino al solaio. Al primo piano, rivolto verso sud, il soggiorno riscaldato dal voluminoso fornetto, qui probabilmente l’ammano riuniva i suoi consiglieri per discutere e decidere le sorti della valle. Nel vano opposto, rivolto a nord, la cucina con l’enorme camino e il singolare lavandino in pietra. All’ultimo piano altri due vani che erano adibiti ad abitazione. Ora, uno continua a mostrare una stanza da letto con relativi abbigliamenti e un vecchio telaio. L'altra stanza ospita oggi alcune opere e allestimenti tipici di un interno di piccola chiesa.

La “Schtei Hüs” (casa di pietra), come viene anche denominato l’edificio, perché costruito interamente in pietra è attualmente un museo etnografico che, non solo raccoglie oggetti tradizionali: finimenti, basti, botticelle relative alla someggiatura e ai trasporti, attrezzi per la lavorazione del latte, della lana, della canapa, utensili domestici ecc., ma da alcuni anni propone interessanti esposizioni fotografiche e documentarie sulla ricca e secolare storia della Valle.

Sabato 1 ottobre la Casa Forte sarà aperta al pubblico dalle ore 10.00 alle ore 14.00


MUSEO MINERALOGICO Don Giovanni Bonomo – Premia


Il Museo che si trova antistante la Piazza principale del paese all'interno di un edificio del centro storico, una volta riservato al Municipio e alle scuole elementari, è stato inaugurato il 3 agosto 2002. Il Parroco del paese Don Giovanni Bonomo ha donato alla comunità la sua raccolta in seguito potenziata con gli esemplari di Gaspari Giovanni, Mader Luciano, Bernardi Giordano, Braito Felice.

Tra gli esemplari di grande pregio troviamo: cervandonite, gasparite, fetiasite, asbecaite, cafarsite, chernovite, agardite. La raccolta comprende 3333 minerali, classificati per nome e località di provenienza, quasi tutti estratti in Valle Antigorio e Formazza, valle molto nota per le cave ma soprattutto per avere le strutture geologiche più profonde conosciute di tutto l'edificio alpino. L'Ossola è definita un sito di particolare interesse mineralogico in quanto sul suo territorio sono state scoperte oltre 250 specie minerali.

 

Sabato 1 ottobre il Museo Mineralogico di Premia sarà aperto al pubblico dalle ore 10.00 alle ore 14.00

 

ORRIDI DI URIEZZO – Premia


Gli “Orridi” sono una spettacolare espressione della natura che risale all’ultima delle quattro glaciazioni che si sono formate nelle Alpi, chiamata più precisamente “Glaciazione Wurmiana”, avvenuta da 75000 a 8300 anni fa, quando questa porzione di territorio era coperta da uno spessore di ghiaccio che superava i 1000 metri.
L’azione erosiva dell’acqua contenente detriti costituiti da sabbia e ciottoli, diramata in vari torrenti che scorrevano sulle rocce composte da micascisti dove appoggiava il ghiacciaio, ha creato delle lunghe e profonde fenditure simili a crepacci chiamati per l’appunto“Orridi”.
Nell’arco dei millenni il Fiume Toce si è poi incanalato in un unico letto ben preciso spostato verso est, generando altre forre spettacolari come quella di Arvera purtroppo non percorribile, lasciando questi solchi asciutti e quindi visitabili.


CARATTERISTICHE

Da Premia: subito dopo il paese (in direzione Formazza) deviazione segnalata per Crego e Uriezzo fino a raggiungere l’imponente parete di Balmafredda, frequentata come palestra di arrampicata sportiva. Lasciata la macchina al termine della strada asfaltata vicino al caratteristico oratorio si prosegue a piedi seguendo la segnaletica escursionistica

Tempo indicativo di percorrenza: 1.30 h.

Dislivello: 100 m. circa

 

Sabato 1 ottobre gli Orridi di Uriezzo saranno visitabili con accompagnamento dalle ore 10.00 alle ore 14.00


MUSEO CASA DEL CAPPELLANO – località Croveo Baceno


Di fianco alla Chiesa Parrocchiale, dedicata alla Natività della Vergine, sorge l’abitazione del Cappellano, la Chià dul Caplan, una robusta costruzione risalente al 1607, così come indica l’iscrizione sull’architrave. Negli ultimi anni questa costruzione è stata oggetto di un attento restauro, l’edificio è così diventato la sede di un museo dedicato all’arte sacra e alla civiltà contadina. Il 19 luglio 2015 la Casa del Cappellano è stata inaugurata e intitolata a Don Amedeo Ruscetta, il ”prete viperaio“. L’area museale copre tre piani, al primo piano viene rappresentata la civiltà contadina: si trovano utensili, attrezzi da lavoro, che testimoniano gli antichi mestieri presenti nel territorio. Si possono vedere, ad esempio, il tavolo del ciabattino, del fabbro, un telaio per la tessitura della canapa, gli attrezzi per lavorazione del latte in tutte le sue fasi. Alle pareti sono disposte suppellettili di ceramica, stoviglie, una vecchia cucina, con le bocche per tenere in caldo i cibi. Il secondo piano è dedicato all’arte sacra: una sala contiene gli antichi abiti delle donne di Croveo, da quelli più eleganti per le grandi occasioni, in tessuti pregiati, a quelli indossati quotidianamente, accanto alle “cavagnette”, composizioni verticali, composte da fiori, collane, decorazioni colorate, che venivano portate dalle ragazze durante la processione in occasione della festa del paese. Di grande interesse è la raccolta di paramenti sacri, si tratta di camici, casule pianete, piviali, stole, alcune delle quali risalenti al Seicento e dono delle confraternite di Croveesi emigrati a Roma. Si può anche ammirare l’allestimento di una processione del Corpus Domini completa di sacerdote, chierichetti e baldacchino, con altri arredi sacri di grande pregio. L’ultimo piano è dedicato al ricordo di Don Amedeo Ruscetta. Nel sottotetto è stata ricostruita la camera del vecchio parroco, con il letto originale, dono del padre Carlo. Il sacerdote era un grande conoscitore e amante della natura, è nota la sua grande passione per i rettili in particolare le vipere da cui estraeva il veleno che portava all’Istituto Sieroterapico di Milano. Per questo nella sala adiacente si ammirano esemplari di vipere e di animali da lui imbalsamati.

 

Sabato 1 ottobre la Casa del Cappellano sarà aperta al pubblico dalle ore 10.00 alle ore 14.00

 

CHIESA MONUMENTALE DI SAN GAUDENZIO – Baceno


La Chiesa Parrocchiale Monumentale di San Gaudenzio ha origini molto antiche; infatti i primi documenti che testimoniano l’esistenza di una primitiva cappella, risalgono ai primi anni del 1000. Mons. Bascapè, vescovo di Novara dal 1593 al 1615, cita documenti che riguardano una “cappella” donata ai canonici di Santa Maria di Novara da Gualberto, vescovo di Novara dal 1032 al 1039. L’edificio, a pianta rettangolare, era ubicato ove attualmente vi è il presbiterio. Costruita in romanico lombardo, fu dedicata a S. Gaudenzio, primo vescovo di Novara (337-417). Il primo ampliamento va collocato fra il XII e il XIII secolo. Non essendovi spazio sufficiente, fu mutato l’orientamento, da est a sud, edificando quella parte che oggi è la navata centrale (comprese due navatelle) e la facciata romanica compresa fra le due lesene. Nel 1326, ove era situato l’accesso alla primitiva cappella, il chierico Signebaldo de Baceno figlio di Giacomo eresse la “Cappella della Madonna”. Alla fine del XV secolo si avvertì la necessità di un nuovo ampliamento e di un abbellimento della chiesa che vennero realizzati mediante la riduzione dell’ampiezza della navata centrale e il successivo ampliamento in larghezza con la creazione delle navate laterali, in stile gotico. A partire dall’ultima decade del Cinquecento, in conseguenza delle nuove norme dettate dal Concilio di Trento, l’interno della chiesa fu soggetto a nuovi interventi tali da modificarne sensibilmente la struttura. Nel 1522-23 avvenne la costruzione del campanile; nel XVII secolo furono trasformati gli altari laterali; chiuse le grandi finestre bifore e aperte nuove ai lati dei quattro altari. Nel 1628 fu costruita la Cappella della Confraternita del SS. Sacramento. Nel 1696 fu abbattuta la parete di fondo, vennero costruiti una nuova abside, il coro e la nuova sagrestia. A metà Ottocento venne restaurata e parte degli affreschi vennero ritoccati. Nel 1914 avvenne la costruzione della cappella esterna.

Il campanile del 1522, alto ben 50 metri, la sagrestia 'nuova' e il coro ligneo dietro l'altare maggiore, databili verso la fine del secolo XVII secolo XVII secolo XVII. Completa l'architettura della chiesa il bellissimo organo di fabbricazione svizzera-vallesana degli organari Carlent e Walpen risalente alla prima metà dell'800.

 

Sabato 1 ottobre la Chiesa Monumentale di San Gaudenzio sarà visitabile con accompagnamento dalle ore 10.00 alle ore 14.00



 


VISITA IN MOTOSCAFO ALLE ISOLE DEL LAGO MAGGIORE


I partecipanti del Walsertreffen mostrando la propria CARD potranno visitare le Isole del Lago Maggiore con il 15% di sconto.

Per le visite contattare:


SERVIZIO PUBBLICO NON DI LINEA

Imbarcadero- Piazza Marconi -28838 STRESA (VB)

Tel. +39 3485138441 - +39 3485138442

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